Programma Congressuale
da 14:30 a 16:15
La città senziente: l'internet delle cose per una città connessa [ co.10 ]
Finalizzata prioritariamente a migliorare l'efficienza operativa e la sostenibilità dello sviluppo la città senziente crea le condizioni infrastrutturali per produrre e gestire le informazioni sul suo funzionamento negli ambiti prioritari delle sue funzione come la mobilità, le risorse energetiche, la qualità dell'ambiente. I cittadini non sono solo consumatori di informazioni ma produttori essi stessi creando cosi le condizioni per una migliore conoscenza dei flussi urbani.
Programma dei lavori
Introduce e Modera

Intervento di Stefano Epifani
Non è di certo da ieri che si lavora sulla sensoristica: le tecnologie non vanno alla stessa velocità della società ed è un bene, ci dà il tempo di adattarci: quali sono tuttavia i problemi delle città senzienti nel momento in cui diventano sempre più invadenti? Come questi problemi vengono affrontati dagli operatori del settore?
Si occupa della progettazione di modelli, strumenti ed applicazioni di knowledge management ed information design finalizzati a favorire i processi di innovazione nelle organizzazioni complesse attraverso il ricorso a soluzioni basate su sistemi IT.
E' docente di Tecnologie applicate alla Comunicazione d’Impresa alla Sapienza, Università di Roma e di Produzioni Multimediali all’Università di Urbino Carlo Bo. È Direttore del portale TechEconomy.it, dedicato all’impatto delle tecnologie al business ed alla comunicazione.
È consulente di numerose organizzazioni pubbliche e private (tra le quali Anci, Ancitel, Formez, DigitPA, Ministero dell’Istruzione e della Ricerca, Regione Lombardia, Regione Marche, Regione Lazio, Telecom Italia, Poste Italiane, IBM, Microsoft).
Collabora con organismi di ricerca nazionali (Enea, CNR) ed internazionali (Fraunhofer Institute in Germania, Eafit in Colombia). Fa parte di diversi tavoli istituzionali dedicati all’introduzione di sistemi e strumenti di Information & Communication Technology nella Pubblica Amministrazione ed è tra gli estensori dei Vademecum pubblicati da DigitPA per supportare le Amministrazione Pubbliche nell’adozione di modelli e processi operativi orientati al Digitale (Open Government, Comunicazione on-line, Social networking).
È autore di diversi testi, tra i quali: Manuale di comunicazione politica on-line (Istituto di Studi Politici San Pio V, 2011); Decidere l’Innovazione (Sperling & Kupfer, 2006); Learning Community: modelli collaborativi di gestione della conoscenza (Franco Angeli, 2004); Business Community: gestire il capitale intellettuale nell’economia della conoscenza (Franco Angeli, 2003); Internet per chi scrive (Gruppo Editoriale Jackson, 1996).
Intervengono

Intervento di Andrea Gumina
Lo Smart City Tour è un programma che mette assieme stakeholder pubblici e privati, orientato sia sullo scenario italiano che europeo con un’idea: le smart city possono diventare piattaforme attivatrici di politiche industriali, coinvolgendo importanti energie finanziarie. Cosa manca per andare oltre le singole innovazioni? Ovviamente una regia, una visione d’insieme ma anche il driver economico di cui non è ancora stato espresso pienamente il potenziale.
Andrea Gumina (Ragusa 1976) è alla sua terza vita professionale: dopo l’università e le start-up, ad aprile è stato chiamato a lavorare presso l’Ufficio di Gabinetto del Ministro dello Sviluppo Economico come esperto sui temi dell’innovazione, della digital economy, delle Smart Cities.
Laureato Luiss, con un Ph.D. in Storia Economica con specializzazione in Economics of Innovation e un MA in Ethics, ha fondato la sua prima start-up a 24 anni. E’ stato co-founder e CEO di uno spin-off accademico specializzato nell’ideazione, realizzazione e gestione di ecosistemi di servizi digitali, oltre che socio di altre 2 start-up.
E’ coordinatore del Chapter Government di Amerigo, l’Associazione che raggruppa gli Alumni dei Programmi culturali USA-Italia patrocinati dal Dipartimento di Stato americano, dove ha ideato il programma Smart City Tour-Italia; si è occupato di progetti di start-up per il Gruppo Giovani di Confindustria; ha curato le relazioni con investitori e venture capitals per ItaliaCamp; è stato co-fondatore della Scuola di Alta Formazione in Dottrina Sociale della Chiesa.

Presentazione del Progetto RADICAL - RApid Deployment for Intelligent Cities And Living
La più importante intuizione della Commissione Europea è stata spingere i territori alla sinergia. Nel caso del progetto RADICAL, al di là del tema ICT, ha la peculiarità di focalizzarsi sui cittadini come soggetti portatori di competenze, oltre che desideri e bisogni, coinvolgendoli nella co-progettazione dei servizi. Il modello dei Living Lab è un punto di riferimento per sviluppare i presupposti per un allargamento del bacino di innovazione.
Dal 2001 é Responsabile dell'Area Progetti Europei per la Direzione Servizi alla Persona del Comune di Genova, curando anche l'ttività di connessione con le reti europee impegnate nel settore (tra cui il Social Welfare Committee di Eurocities).
Dall'anno accademico 2003-2004 é docente di Principi e fondamenti del Servizio Sociale presso il Corso di Laurea in Servizio Sociale della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Genova. Ha collaborato a livello volontario per la ricerca, lo sviluppo e la gestione del Master ASVI in Europrogettazione e Progettazione formativa. Dal 2002 fa parte del Comitato Scientifico di Ricerca e Sviluppo dell'ASVI.
Nata a Genova il 18 maggio 1961, dopo un lungo percorso di studi nel settore umanistico (conseguimento delle lauree in Lettere e in Storia presso l'Università di Genova tra il 1984 ed il 1997), dal 1990 ha orientato la sua formazione nel campo dei servizi sociali (diploma di Assistente Sociale e Master of Social Welfare nel campo delle tossicodipendenze presso la Scuola S.F.S.Cabrini di Fermo (AP); laurea in Servizio Sociale presso l'Università di Trieste), focalizzando il proprio interesse prima sul tema dei sistemi relazionali e della mediazione familiare e sociale (Diploma di Mediatore Familiare Sistemico), successivamente sulla progettazione europea (Master ASVI on line in Europrogettazione e Progettazione formativa).
Viene mantenuta viva, nei limiti delle proprie possibilità, anche la passione per la ricerca, ha al suo attivo molte pubblicazioni.
Since 2001 is Senior officer, responsible for the coordination of the City European Projects for the city of Genoa, following also the activities of connection with European networks involved in that issue (including the Social Welfare Committee of Eurocities).
From the academic year 2003-2004 is Professor of Principles and basis of Social Service Course of the Law Faculty of the University of Genoa. Worked as a volunteer for research, development and management of the ASVI Master in Training design and Project Planning. Since 2002 is a member of the Scientific Committee of research and development of the ASVI.
Born in Genoa on May 18, 1961, after long studies in the Humanities (graduating in Literatures and Philosophy (1984) and History (1997) at the University of Genoa, since 1990 has addressed its training in the field of social services (Social Assistant diploma and Master of Social Welfare in drug addiction at the S.F.S. Cabrini School in Fermo (AP), Bachelor of Social Service from the University of Trieste), by focusing its interest on family and social mediation (Master in Family Mediation), then on European design (ASVI Online Master in Training Design and Project Management).
Has produced several publications and has participated, as speaker at international and national events.
Atti di questo intervento
03_co_10_risso_alessandra.mp3 co_10_risso_alessandra_1.pdf co_10_risso_alessandra_2.pdf
Intervento di Domenico Bufi
Nel progetto RES NOVAE, applicato su Bari e Cosenza, l’integrazione è un elemento centrale: una smart city è tale quando le sue componenti e complessità agiscono in modo olistico. Il progetto si fonda su 3 filoni con al centro i cittadini, smart grid, smart district e urban data center: l’esito è un cruscotto disponibile agli amministratori e ai cittadini con 120 indicatori utili ad una pianificazione urbanistica intelligente.
Domenico Bufi, ingegnere elettrotecnico, lavora presso l’Unità Sicurezza, Ambiente, Qualità ed Efficienza energetica di Enel Distribuzione. In passato si è occupato di Eccellenza Operativa nella gestione dei processi, conseguendo il diploma di Black Belt Lean Six Sigma. Attualmente è il Project Manager del Progetto RES NOVAE.

Una città sensiente e attiva: i dati che aiutano la pianificazione
La necessità di affrontare in modo olistico la complessità delle smart city è prioritaria. Se la città sensiente può essere rappresentata come una nuvola di esperiementi e azioni, è altrettanto vero che non questa rappresentazione non è necessariamente la soluzione, soprattutto se nasce come una soluzione pronta e confezionata.
Il prof. Maurizio Carta illustra lo smart-planning protocol, che intende accompagnare le sperimentazioni nelle città italiane. Questo utilizza le informazioni e i dati provenienti dai dispositivi presenti in città: energia, consumi, social network (human data) e la creatività dei suoi abitanti per creare delle mappe utili alla pianificazione.
Professore ordinario di urbanistica presso il Dipartimento di Architettura di Palermo, dove insegna "progettazione urbanistica" e "pianificazione territoriale". E' Pro-rettore allo sviluppo territoriale dell'Università di Palermo e Direttore Vicario del Dipartimento di Architettura. Dal 2009 al 2011 è stato Assessore al piano strategico e al centro storico del Comune di Palermo.
Esperto di pianificazione urbana e territoriale, pianificazione strategica e rigenerazione urbana, consulente di numerose amministrazioni pubbliche in Italia e advisor in alcune esperienze estere, per le quali ha seguito la redazione di piani urbanistici, piani paesaggistici e piani strategici. Componente dell'Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio e del Tavolo tecnico per la istitutuzione delle città metropolitane in Sicilia.
E’ autore di più di 200 pubblicazioni sulla pianificazione territoriale e la valorizzazione delle risorse locali, tra le più recenti: L’armatura culturale del territorio (2002), Next city: culture City (2002), Teorie della pianificazione (2003), Creative City (2007), Governare l’evoluzione (2009), Culture, communication and cooperation: the three Cs for a proactive creative city (2009), Il coraggio di governare. Sfide del mutamento ed etica della responsabilità (2010), Piani strategici 2.0 per un Mezzogiorno propulsivo (2010), Reimagining Urbanism (2013). Dirige la collana di pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistica “Città e Territorio” pubblicata da Alinea.
Per le sue ricerche e pubblicazioni è invitato a tenere lezioni e conferenze in numerose università ed istituzioni italiane ed estere, tra cui Milano, Roma, Firenze, Napoli, Torino, Genova, Venezia, New York, Londra, Parigi, Newcastle, Dortmund, Madrid, Praga, Pechino, Valencia

Intervento di Gabriele Falciasecca
Parlando del mondo ICT nella sua complessità non dovremmo dimenticare i pregressi che ci hanno instradati su questo percorso: acquisizione, elaborazione e comunicazione sono le 3 principali operazioni che gli esseri viventi integrano da sempre. Le macchine hanno cominciato solo una decina d’anni fa a farlo. È un’entità totalmente nuova quella che sta nascendo. Come confrontarsi con questa novità?
Gabriele Falciasecca ha conseguito la Laurea in Ingegneria Elettronica presso l’Università di Bologna, dove dal 1980 è professore di ruolo di elettromagnetismo. La sua attività didattica si è svolta in un vasto arco di discipline dell’area delle telecomunicazioni. I suoi campi principali di ricerca sono l’elettromagnetismo applicato, i sistemi radio (radiomobile, televisione, wireless ecc.), le tecniche di rilevamento e di radiolocalizzazione. È autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche. Ha scritto libri sugli aspetti storici delle telecomunicazioni e divulgativi. Ha svolto consulenze di ricerca per le maggiori aziende del settore delle telecomunicazioni e la FUB ed è stato membro del Consiglio Superiore delle Telecomunicazioni. E’ stato Direttore del DEIS, membro del Senato Accademico e Coordinatore del Collegio dei Direttori di Dipartimento dell’ ALMA MATER Studiorum Università di Bologna. Dal 2007 al 2013 è stato Presidente di Lepida, dopo aver ricoperto precedentemente identico ruolo presso l’Aster. Dal 1997 è Presidente della Fondazione Guglielmo Marconi.

Smart city: costruire le piattaforme abilitanti per dare spazio a reti e servizi innovativi
La città senziente dovrebbe avere coscienza di sé, quindi disporre di tutte le informazioni su un’unica piattaforma in grado di catturarle, gestirle e proporle alla cittadinanza e all’amministrazione. L’86% delle risorse vengono spese per il mantenimento dei sistemi e solo il 14% per i nuovi investimenti: questo sbilanciamento è dovuto sia all’obsolescenza delle infrastrutture ma anche dell’approccio a “silos” con un’eccessiva compartimentazione degli ambiti.

Il paradigma ArdOmino: uno strumento per la diffusione di informazione contestuale dei dati di reti di sensori in ambito urbano
I sensori ci mettono a disposizione una grande quantità di dati potenzialmente utili per il governo della città. Il meccanismo con cui i sensori raccolgono dati e interagiscono, ma quando vengono resi pubblici ci si dovrebbe chiedere se il livello di informazione è veramente rilevante per tutti: il compito della comunicazione non dovrebbe essere delegato. L’idea dell’ArdOmino è un sensore che vada oltre il dato e possa dare un’informazione in più, per esempio utilizzando delle frasi per comunicarla.
- Nata a Firenze il 15 Giugno 1973.
- Laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Siena nel 1998.
- Dal 2003 svolge la propria attività presso il CNR IBIMET.
- Attività di divulgazione scientifica su cambiamento climatico (strategie di mitigazione/adattamento) e tematiche connesse alla sostenibilità ambientale.
- Attività di ricerca sulla percezione e comunicazione del cambiamento climatico e della sostenibilità ambientale; sulla comunicazione dell’informazione meteorologica; e sull’integrazione dei social media nella comunicazione scientifica.
- Gestione della comunicazione interna ed esterna del progetto ”Osservatorio Kyoto” di Ibimet e Regione Toscana (2004-2008).
- Progettazione editoriale e redazione testi (pubblicazioni, libri, presentazioni multimediali).
- Progettazione architettura di navigazione siti web e gestione contenuti, anche per canali social media.
- Ideazione percorsi e mostre divulgative, e di azioni di comunicazione nell’ambito di progetti europei.
- Attività didattiche con le scuole per studenti e/o docenti; progettazione di percorsi didattici per la scuola ed elaborazione di materiali basati sull’uso delle tecnologie digitali e in particolare degli strumenti di geografia visuale interattiva.

Intervento di Michelangelo Marchesi
È importante per l’amministratore parlare di “città connessa” ma ben oltre il mero approccio tecnologico, attraverso obbiettivi ben definiti interessanti per il cittadino. Bisogna quindi partire da una definizione di smart city, articolata e complessa. Trento si è caratterizzata soprattutto sulla vocazione al benessere, alla governance e alla qualità della vita, ragione per cui è entrata nell’ambito delle città laboratorio internazionale dell’IEEE.

Intervento di Gianluca Mazzini
C’è una riflessione in corso in merito ai POR che potrebbe cambiare completamente gli scenari di cui stiamo parlando: l’infrastruttura che lega le città grandi e piccole dovrebbe essere prioritario, in particolare in relazione alle piccole città e ai territori di cui si parla meno se non in occasione si qualche disastro naturale. Per essere veramente interconnessi dovremmo esserlo anche all’interno della città: anche in questo contesto abbiamo la tendenza a settorializzare le attenzioni, creando di nuovo cittadini di serie A o serie B.
Dal 2009 é Direttore Generale di LepidaSpA.
Nel 2007 viene nominato responsabile dell'area Ricerca Sviluppo e Nuovi Servizi di LepidaSpA, la società della Community Network della Regione Emilia-Romagna per la progettazione, gestione e dispiegamento delle infrastrutture telematiche nel territorio.
Dal 2003 é membro del Consiglio Direttivo di CNIT, nominato per tre volte consecutive come delegato del Rettore di Ferrara. Nel 2000 haprogettato la rete GigaEtherthetdella Facoltà di Ingegneria dell'Università di Ferrara di cui é tuttora responsabile.